Suor Pia - donsandroamatori.it

"C'è più gioia nel dare che nel ricevere"
una vita per il Signore
La santità ordinaria di un uomo fuori dal comune
Title
Vai ai contenuti
Maddalena Tammerle (Suor Pia)


Suor Pia l'ho conosciuta insieme alle Suore Francescane della Misericordia (Suor Pierpaola, Suor Clara Maria, Suor Donata e Suor Rosaria) nell'anno 1997.

Mi hanno sempre accolto con grande affetto e rispetto. In particolare mi sono trovato a collaborare, da viceparroco che si occupava dei ragazzi, proprio con Suor Pia perchè lei si occupava dei chirichetti (ministranti), un gruppo che a me personalmente è sempre stato caro in ogni parrocchia dove ho prestato il mio servizio.

Ai Sacri Cuori ho trovato un bel gruppo di chirichetti curato con Amore da Suor Pia e da Franco Comin, da cui ho imparato molto.

Don Sandro ci teneva molto alla cura dei ministranti pensando che da essi potessero anche fiorire vocazioni sacerdotali.

Per far fiorire una vocazione ci vuole amore, quello che ho visto in questa suora umile e impastata di carità divina. Era bello stare con lei il sabato e fare le statue in gesso nel laboratorio della parrocchia. C'erano anche giochi, il biliardino e tutto ciò che potesse creare momenti di impegno e di svago intorno al Signore.

Ho un bel ricordo di questa santa suora, ma ora lascio a don Sandro il pensiero che lui ha composto per il giorno del suo funerale.

Per questa liturgia di commiato, il vescovo mi ha chiesto di presentare la figura di Suor Pia, sottolineando qualche aspetto particolare della sua vita che si evidenzia nei molti anni trascorsi qui a Roma nella casa religiosa e nella parrocchia. Sono andato a ricercare fatti e parole che hanno segnato i suoi rapporti con l’istituto, con la parrocchia, con i sacerdoti, con i ragazzi “i chierichetti” con le famiglie del quartiere. E l’ ho fatto con tutto l’affetto, la stima e la gratitudine che ho sempre nutrito per lei, da oltre 40 anni. (ho avuto l’opportunità di conoscerla dal 1963, io viceparroco e lei già impegnata nella cura dei chierichetti).

Suor Pia è nata a San Genesio nella provincia di Bolzano il 12 novembre 1923. Era la prima di numerosi figli che hanno allietato la famiglia Tammerle. Ha sempre lavorato senza mai risparmiarsi fin da bambina. Sentiva la responsabilità di essere la primogenita, di dover provvedere alla gestione della casa di dover mettere la sua vita al servizio, assorbendo dalla famiglia i valori cristiani e il desiderio di spendere la vita non per sé ma per gli altri. Ho sentito dalla sua voce raccontare qualche fatto della sua adolescenza e della sua giovinezza, quando d’estate o d’inverno,  con la pioggia  o con la neve scendeva dal paese per portare a vendere i prodotti del lavoro della sua famiglia. Per non perdere la messa si alzava molto presto e faceva lunghi tratti di strada a piedi prima che i servizi di linea iniziassero le loro corse e prima di raggiungere il mercato depositava al sicuro le sporte della merce e partecipava alla prima Messa a Bolzano e poi raggiungeva il mercato. Dobbiamo dire che i valori cristiani suor Pia li ha assimilati dalla famiglia. Prova ne è il fatto che una sua sorella più piccola Suor Iuvenzia,  che è qui presente, ha consacrato al Signore la sua vita nell’istituto delle Suore di carità di San Vincenzo dei Paoli; un’altra sorella, Suor Angelica, ora passata all’eternità,  ha rivestito l’abito da Suora in questo stesso istituto delle Suore Francescane qui in questa casa. Suor Pia, che era venuta a Roma per assistere alla vestizione della sorella , non è più tornata a casa ma ha voluto seguire la chiamata del Signore ora che la sua presenza in famiglia non era più indispensabile. Altri fratelli e sorelle, alcuni qui presenti, hanno messo a frutto nelle loro famiglie gli insegnamenti ricevuti. A tutti i familiari, fratelli o nipoti, alle Suore francescane, va il nostro saluto riconoscente e la nostra viva partecipazione in questo momento di dolore e di distacco.

Qui in Roma, Suor Pia è presente dal 1950. Nel quartiere la parrocchia era appena stata istituita e lei, oltre agli impegni scolastici dell’istituto, trovava modo di assistere gli allora baraccati  del Fosso di s. Agnese e della Circonvallazione Salaria, negli anni del dopoguerra. Ma soprattutto ha speso la sua vita per il Signore nella cura dei chierichetti che don Cesare le aveva affidato.

Sono molti oggi coloro che la ricordano e la piangono. Molti dei suoi chierichetti oggi sono padri di famiglia, alcuni ora sono sacerdoti (è qui presente don Gustavo, don Fabio, ) tutti ne ricordano l’operosità, la dolcezza, la disponibilità. Questo suo spirito di laboriosità non l’ ha mai lasciata. Non la si trovava mai inoperosa. Nella casa religiosa aveva l’incombenza di sacrestana, dopo che Suor Damiana ne era impossibilitata per la malattia e per la morte.

Cosa dire della sua vita di preghiera e di consacrazione al Signore.
Ricordo suor Pia sempre assidua alle sue pratiche di pietà , al sacramento della penitenza. Non credo di svelare un segreto se affermo che il suo anelito di servire il Signore si è riversato particolarmente nella cura di coloro che servono all’altare. I chierichetti sono stati sempre la sua vita e la sua passione. Non si limitava ad insegnare le cerimonie o le formule di risposta alla preghiere della messa. Cercava di suscitare nei chierichetti il senso della emulazione con gare a punti, con l’interesse per lavoretti manuali (le sue statuine  in gesso che i chierichetti plasmavano e poi coloravano). Tutto questo non era per lei solo esteriorità e attivismo: accompagnava sempre il suo lavoro con la preghiera e con l’offerta della propria vita. Era stata in questo discepola di don Cesare, che aveva particolarmente a cuore i chierichetti perché fra di loro, se ben seguiti e curati il Signore poteva suscitare vocazioni sacerdotali. non è stata delusa: il Signore ha voluto che fra i suoi chierichetti alcuni raggiungessero il sacerdozio.

Cosa dire della pagina del dolore che ha consumato la sua vita?
Potrei enumerare le lunghe degenze in ospedale specialmente in questi due ultimi anni quando lei apparentemente si sentiva bene anche per l’abitudine a sopportare il dolore senza lamentarsi mai. Il dover rimettersi alle decisioni dei medici anche quando la situazione clinica a lei non sembrava così grave, il dover trascorrere lunghi giorni in ospedale, nella quotidiana provvisorietà, il dover dipendere sempre dagli altri quando lei non voleva minimamente essere di peso, e da ultimo le esperienze di due operazioni di cui lei ha sempre minimizzato il dolore, sono state certamente per lei tempo di immolazione e di purificazione. Il suo calvario si è andato sempre più ispessendo. Man mano che il male procedeva, veniva sempre più aggravata dall’incapacità a fare da sola, a provvedere a sé stessa , a dover accettare l’immobilità di una carrozzella,  a non poter più venire in parrocchia, e questo durante la settimana santa e l’ultima Pasqua le pesava ancora di più. Era discreta in tutto, anche quando domandava sommessamente notizie sui chierichetti che lei si rammaricava di non poter seguire.

La sua vita trascorsa sul letto o sulla carrozzina non le ha impedito di essere sempre inserita nella  comunità religiosa e nella parrocchia. Ancora domenica mattina, l’altro ieri, tramite la televisione ha potuto seguire la Messa delle Prime Comunioni della parrocchia. Ha potuto condividere la cena con le suore stando in carrozzina. Poi aiutata dalle consorelle è stata adagiata sul letto per prepararsi alla notte.

Ha avuto il dono di essere lucida fino alla fine, ha ricevuto il sacramento degli infermi,  e alla presenza e con la partecipazione delle consorelle le preghiere della raccomandazione dell’anima. Il Signore ha voluto forse risparmiargli le sofferenze di una lunga agonia.  Domenica 25 maggio alle ore 20,30 Suor Pia faceva il suo ingresso nella eternità. Noi ce la ritroviamo ora come la serva buona e fedele, l’ancella silenziosa e laboriosa, la vittima che ha accettato in unione a Cristo di offrire le sue pene per il bene della chiesa e per le vocazioni. Costituisce per quanti l’ hanno conosciuta un punto di riferimento e un caro ricordo.

Rendiamo grazie al Signore per il tempo che ce l’ ha data. Offriamo la nostra preghiera per lei, chiediamo la sua, per noi, per il suo istituto religioso, per questa nostra parrocchia, per le famiglie di quanti sono stati suoi chierichetti o alunni nella scuola san Francesco, per quanti come lei sono malati o anziani che devono accostare le loro labbra alle amarezze della vita. Il Signore la ricompensi con la gloria eterna, e per usare le espressioni di San Francesco, mostri a lei il suo volto benigno e le dia pace. Amen.

A nome delle Suore esprimo il ringraziamento a tutte le persone presenti, specialmente a quanti si sono presi cura di lei con la preghiera, con l’interessamento, con le cure, specialmente medici e infermieri e a tutti coloro che si sono mostrati vicini in queste circostanza.

don Sandro Amatori


Le preghiere dei fedeli alla liturgia funebre di Suor Pia


Perché il Signore doni a Suor Pia la gioia e la pace della beata eternità, nella dimora preparata per lei e conceda a noi di riunirci un giorno a tutti quelli che abbiamo conosciuto ed amato PREGHIAMO

Per ringraziare il Signore di averci fatto conoscere Suor Pia e di avercela data per tanti anni in questa parrocchia, come assidua e sempre presente operaia silenziosa del vangelo e fedele custode del gruppo dei “chierichetti”  PREGHIAMO.

Perché nella chiesa non manchino mai santi sacerdoti e religiose disponibili, come Suor Pia, a donare la propria vita per l’educazione della gioventù e alla immolazione per le vocazioni PREGHIAMO

Perché il Signore susciti nelle famiglie la capacità e il desiderio di donare qualche figlio al Signore, nella vocazione religiosa o sacerdotale, e ispiri ad ognuno di vivere con fedeltà l’impegno familiare come vocazione.PREGHIAMO

Per i malati, gli anziani e per quanti soffrono nel corpo o nello spirito: uniscano le loro pene alla passione di Cristo a beneficio dell’azione missionaria, santificatrice  e caritativa della Chiesa PREGHIAMO

Per la Comunità Religiosa delle Suore Francescane: crescano nell’amore, nel servizio e nella santità. Suor Pia dal cielo continui a pregare ed intercedere per tutte le intenzioni che questa sera sono state espresse e anche per quelle formulate nel pensiero e nel silenzio PREGHIAMO




Torna ai contenuti