Primo Natale - donsandroamatori.it

"C'è più gioia nel dare che nel ricevere"
una vita per il Signore
La santità ordinaria di un uomo fuori dal comune
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Primo Natale
24-25 Dicembre 2021

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,1-14)
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».


Caro don Sandro, Buon Natale!
E non sono di certo io a dirtelo, ma la luce che arriva sul tuo volto dal presepe «Vivente», quello vero, dove Gesù vi guarda tutti, voi che siete oltre l’orizzonte terreno, con il suo sguardo di amore.

Ho rivisto in questi giorni le tappe e i momenti della preparazione del Santo Natale che abbiamo condiviso per venticinque anni (compreso quello del mio diaconato) che erano pieni di dettagli di amore da offrire a Gesù e alle comunità che insieme abbiamo servito.

Rivedo nella mente e con commozione i tuoi gesti a casa, in sacrestia, sull’altare, nei pressi dei coristi proprio gli ultimi istanti prima di iniziare. Era sempre difficile distoglierti dalla musica che intonavi divinamente per chi avrebbe cantato e che ti portavi nel cuore dentro ogni celebrazione.

La tua presidenza, che stanotte è affidata a me, mi riempie di lacrime nascoste di cui spero non ci sarà traccia. Oggi indosserò i tuoi panni, ma non la tua grandezza che è stata un dono unico per tutti noi in tanti anni. Tuttavia la tua bellezza stasera ci affiancherà e tu sarai alla mia destra, tra me e il diacono Salvatore, a concelebrare la Nascita del Signore che tanto ti ama e che tanto hai amato e testimoniato in mezzo a noi.

Ti vedrò, ne sono certo, vestito a festa immaginandoti ancora sulla sedia della presidenza, o accanto ai coristi, oppure sull’altare. Ti sentirò vicino in tutto, anche perché invece di cercarti in luoghi terreni, mi calerò dentro il Vangelo della Notte di Natale per venirti incontro. Dove sarai? Con i pastori? Davanti alla grotta di Betlemme? Oppure sulla via dei Magi per indirizzarli da Gesù?

Non so dove potrò cercarti e quanto ci metterò, ma sono certo che dentro il Vangelo ti troverò prima o poi e subito correrò da te come facevo qui e ci abbracceremo. Anzi in ogni pagina del Vangelo tu ci sarai, e proprio tutte le volte che anche la mia vita sarà vissuta nel perimetro della Parola io ti ritroverò!

E’ un po’ come avviene nei pressi di Emmaus, quando Gesù si affianca ai discepoli sfiduciati ed in fuga e li consola e li riporta sulla retta via, facendosi riconoscere. Caro don Sandro, dal 15 Giugno di questo anno non c’è giorno in cui io non mi fermi sulla via tra Gerusalemme ed Emmaus con la speranza di incontrarti. Ogni giorno sono lì.
E se devo essere sincero nel mio cuore mi sembra di averti visto già tante e tante volte!

Perciò Buon Natale! Oggi cominciamo un po’ prima e perciò chiedi alla Liturgia Celeste se puoi stare con noi: non tardare che qui a Santa Maria della Consolazione c’è un posto speciale per te perché non ti abbiamo dimenticato e non iniziamo prima che arrivi tu!

DF

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