don Fabrizio Biffi - donsandroamatori.it

"C'è più gioia nel dare che nel ricevere"
una vita per il Signore
La santità ordinaria di un uomo fuori dal comune
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Don fabrizio Biffi
Sono tantissimi i ricordi di venticinque anni di profonda amicizia tra me e don Sandro. Se dovessi scrivere tutti gli episodi meravigliosi condivisi con quest’uomo di Dio, non mi basterebbe un’altra vita per raccontarli. Mi porto nell’anima il dono di averlo avuto in terra come icona paterna del cuore di Gesù, e di averlo potuto amare con affetto sacerdotale e amore filiale.

Caro don Sandro, e chissà che nome hai oggi nella Coorte degli Angeli del Paradiso, ti ho incontrato nel 1996 e in eterno perfezionerò questa amicizia. Fin dal primo istante abbiamo guardato sempre nella stessa direzione, verso il Figlio di Dio per il quale ogni giorno di più mi insegnavi ad offrire ogni stilla del mio tempo e delle mie intenzioni. Sei stato all’origine della mia evoluzione, annaffiando la mia fede e la mia umanità con i tuoi infiniti esempi di mite bontà.

Sei stato in terra il mio «maestro» che ha parlato a nome del «Signore Maestro» di cui ci hai fatto innamorare per tanti anni nelle Settimane Sante che hai presieduto così santamente che sembravano celebrate direttamente dal cielo, tanto sono state divine.

Sei stato una sorgente di ispirazione di pace, di mitezza e di consolazione.  Eri davvero una spiaggia sicura, un porticciolo semplice e robusto dove far attraccare la mia barchetta spesso colta dalle tempeste del mare della vita. Ma la cosa più bella è che ciò che eri per me lo eri per tutti. Chiunque bussasse da te, trovava la porta già preventivamente aperta, quasi tu conoscessi in anticipo i nostri bisogni profondi. Davvero sei stato la lampada di Dio in mezzo alle nostre oscurità.
Hai avuto una disponibilità così sincera e così sconfinata da fare «invidia» anche agli angeli già santi del Paradiso che ora però canteranno per te e con te tutta la bella musica che hai dedicato alla Trinità quando eri quaggiù. Ora sei nel Regno del Signore, a pochi centimetri celesti dalla fonte, che è Dio, da cui potrai mandare a noi ancora tante grazie che già noi ti chiediamo.

In particolare ti prego di intercedere per noi, per tutte le comunità che hai amato, per le persone che hai conosciuto e per tutte quelle che si sono rivolte a te e che anche in questi giorni ricorrono alla tua santità. Sì, io ne sono certo, tu sei un grande santo per ciò che ho visto con il mio cuore e con i miei occhi. E tu che sei stato tanto buono qui, lo sarai anche da lassù, proprio come i potenti intercessori a cui domandare le bellezze di Dio, quelle che tu generosamente ci regalavi quando eri in mezzo a noi e che dal 15 giugno 2021 non ci farai mancare da lassù.

Ci vediamo presto, «papone» mio!


Gerusalemme, Settembre 2005
Santa Messa all'Orto degli Ulivi
Pellegrinaggio in Terra Santa con la Parrocchia dei Sacri Cuori

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